PINOT NERO: TROVA L’INTRUSO

Un paio di giorni fa ho fatto una degustazione di Pinot Nero: alla cieca, tanto per cambiare! È stato molto divertente perché su quattro vini in degustazione, tre erano Pinot Nero, mentre uno era un Merlot, appunto “l’intruso”.  Nell’articolo Sfumature di Pinot Nero potete trovare tutte le informazioni riguardanti questo vitigno, dalla vinificazione alle caratteristiche organolettiche, e potete cimentarvi in una degustazione alla cieca. Sono sicura che la trovereste un’esperienza piacevole, oltre che istruttiva. Per chi non lo sapesse, servire un vino alla cieca significa coprire le bottiglie (anche con un semplice foglio di alluminio) per nascondere l’etichetta e quindi non rivelare la tipologia del vino e il produttore.

Pinot Nero - bottiglie in degustazione
Pinot Nero – I vini in degustazione

In questa degustazione l’obiettivo era trovare l’intruso (il Merlot) e capire la provenienza dei vini.

Avevamo degli indizi:

  • Il primo vino in mescita era sicuramente un Pinot Nero
  • I luoghi di produzione dei quattro vini erano: Irancy (Francia), Lombardia, Alto Adige e Carso sloveno

PRIMO VINO

Impressioni alla cieca: il primo vino era volutamente un Pinot Nero, per dare la possibilità di capire le caratteristiche tipiche di questo vitigno; la maggior parte delle persone presenti alla degustazione ha ipotizzato, erroneamente, che provenisse dall’ Italia, due partecipanti però hanno azzeccato: era un Pinot Nero francese.

Pinot Nero Irancy Les Mazelots 2016

Azienda: Domaine Gueguen
Provenienza: Irancy – Francia
Acquistato da: Enoteca Adriatica

Rubino chiaro. Naso di giovanile freschezza con profumi di fragola e gelatina di frutta, accompagnati da note vegetali di menta e fieno. Freschezza immediata, seguita da un tannino vivace e una nota alcolica ben amalgamata. Chiusura di media lunghezza che richiama la piccola frutta rossa. Pinot Nero al 100% con viti che hanno un’età media di 50 anni. 

Domaine Gueguen è una cantina a gestione familiare, condotta da Celine e Frederic Gueguen. La sede è vicino a Chablis, mentre le uve provengono da 23 ettari sparsi nelle varie denominazioni che comprendono Saint Bris, terra di elezione per i Sauvignon Blanc, e Irancy piccola denominazione che predilige uve a bacca nera come il Pinot Nero e in minima parte dal César (vitigno autoctono che trae il nome da Giulio Cesare, infatti, verosimilmente, questo vitigno veniva utilizzato per produrre il vino per le legioni stanziali in Gallia).

SECONDO VINO

Impressioni alla cieca: è un vino spumante. Vengono subito escluse la Francia e la Franciacorta, quasi tutti affermano Trento Doc, Spumante Metodo Classico da uve Pinot Nero. Solo una persona, timidamente, ipotizza come luogo di provenienza l’Oltrepo’ Pavese. Scelta anticonformista, ma che calza a pennello. Chapeau!

Brut Tradition DOCG 2009

Azienda: Anteo
Provenienza: Oltrepò Pavese – Italia
Acquistato da: Enoteca Adriatica

Paglierino brillante dai riflessi dorati e dal perlage fine. Immediate sensazioni di mela rossa e pasticceria si aprono verso profumi di lieviti e piccola frutta a bacca rossa. Al palato è fresco e garbatamente sapido, con giusto dosaggio a dare un piacevole equilibrio. Ottima corrispondenza al palato e nel retrolfatto.

Spumante Metodo Classico Brut (con residuo zuccherino di 8 g/l). Composto da uve Pinot Nero (80%) e Chardonnay (20%), coltivate a una quota media di 350 metri s.l.m. su terreni di marna e calcare. È un vino che fa una lunghissima sosta sui lieviti: attualmente l’annata disponibile è la 2009.

L’azienda agricola Anteo è stata fondata nel 1981 da Trento Cribellati a Rocca de’ Giorgi, in pieno Oltrepò Pavese. I 30 ettari di vigneto vengono coltivati principalmente a Pinot Nero, Chardonnay, Riesling Renano e Riesling Italico. La coltivazione è integrata, con minimi interventi in vigna; la vendemmia è manuale, in modo da raccogliere solo le uve perfettamente mature. In cantina tutti i procedimenti si svolgono a bassa temperatura, così da preservare gli aromi varietali delle uve, e l’uso dell’anidride solforosa è ridotto al minimo indispensabile per scongiurare il rischio di ossidazione.

Pinot Nero - coppia di vini con "l'intruso"
Coppia di Pinot Nero con “l’intruso

TERZO VINO

Impressioni alla cieca: assaggio che mette in crisi molti palati, la maggior parte delle persone ipotizza sia l’intruso, altri un Pinot Nero francese, due voci fuori dal coro tentano con un Chianti e un Lagrein dell’Alto Adige. Vino interessante prodotto in provincia di Bolzano, nel cuore del Pinot Nero Altoatesino.

Pinot Nero Doc 2014

Azienda: Maso Thaler
Provenienza: Alto Adige – Italia
Acquistato da: Enoteca Adriatica

Rosso granato di bella trasparenza. Sentori di muschio e sottobosco, di frutta rossa macerata e confettura con accenni speziati di anice stellato, disegnano il quadro olfattivo. Una nota alcolica ben incorporata, sostenuta da freschezza piacevole e sapidità coerente, prelude a un tannino fine e leggermente asciutto.

Vendemmiato a mano per selezionare i grappoli, matura almeno un anno in botti di rovere francese, in cui svolge anche la fermentazione malolattica. Successivamente, matura per un minimo di sei mesi in tini di acciaio prima di essere imbottigliato e lasciato affinare in vetro per altri 18/20 mesi.

Maso Thaler ha la sede a Montagna, in provincia di Bolzano. La cantina, a conduzione familiare, è stata fondata nel 2004 da Nino Motta che ancora oggi segue la gestione vinicola. Le viti si estendono su 3,5 ettari di proprietà e sono coltivate tutte a guyot, tipologia di allevamento introdotta dalla famiglia Motta al posto della tradizionale pergola trentina. La quota media è di 350 metri s.l.m.. I vini prodotti sono il Pinot Nero Alto Adige DOC, il Manzoni Bianco IGT, il Sauvignon DOC e lo Chardonnay DOC. 

QUARTO VINO

Impressioni alla cieca: due palati su tre sono convinti che sia un Pinot Nero italiano, qualcuno azzarda l’ipotesi di Cabernet Sauvignon e una “pecora nera” è convinta sia un vino proveniente dal Carso Sloveno. Buona intuizione Watson: Merlot in purezza, una rarità in Carso. 

Merlot 2014

Azienda: Derenda
Provenienza: Carso – Slovenia
Acquistato da: Enoteca Adriatica

Rubino vivo con sfumature violacee. L’impatto olfattivo è più intenso dei precedenti, con sentori di ciliegia e marasca, affiancati da freschi tocchi balsamici di menta. Entra deciso e ancora un po’ irruente: la freschezza verticale e i tannini netti accompagnano il sorso che sfuma in un finale balsamico. Vino ancora molto giovane e vivace. L’annata 2014 è stata molto difficile, con rese basse, ma elevata qualità. 

Derenda è una cantina del Carso sloveno volta alla produzioni di vini rossi prevalentemente internazionali, quali Merlot e Cabernet Sauvignon, vinificati in purezza o accompagnati dal Terrano in un “taglio bordolese” in stile carsolino. Le dimensioni minuscole dell’azienda, la cura maniacale nella produzione e la scelta di affiancare al Terrano le due varietà bordolesi sono valse a questo produttore – Darko Derenda – il soprannome di “garagista” di Hrusevica.