VI PRESENTO IL SÉMILLON

Il protagonista dell’allenamento di questo mercoledì è stato senza dubbio il Sémillon, varietà a bacca bianca molto importante nella regione vitivinicola di Bordeaux dove comunemente viene vinificato con il Sauvignon Blanc per la produzione di vini bianchi secchi e dolci; il vino dolce più rinomato è  sicuramente il Sauternes: nettare prezioso, frutto di uve surmature attaccate dalla Botrytis cinerea (o muffa nobile).

Sémillon di Bordeaux
Sémillon di Bordeaux

La degustazione si è svolta come sempre alla cieca. Tre coppie di vini, della prima e seconda coppia si doveva individuare il vitigno, mentre della terza coppia la nazione.

Questa volta siamo stati fortunati, nessun incidente di percorso, i vini erano in perfette condizioni, questo non vuol dire che io sia riuscita a indovinarli tutti, anzi! Vi rivelo subito le etichette e successivamente vi svelerò quello che pensavo di avere io, nel calice, degustando alla cieca.

LISTA DEI VINI IN DEGUSTAZIONE

Prima coppia
Vitigno: Sémillon. Zone: Australia e Argentina

Seconda coppia
Vitigno: Pinot Nero. Zone: Borgogna (Francia) e Alto Adige

Terza coppia
Vitigni: Sémillon e uvaggio: Grenache, Syrah e Cinsault
Zone: Francia – Bordeaux e Valle del Rodano

CARATTERISTICHE DEL SÉMILLON

Piccola premessa, non avevo mai bevuto Sémillon e quando una cosa non si conosce indubbiamente è impossibile riconoscerla. Se anche voi, come me, non siete degli abituali bevitori di Sémillon, potete dare un’occhiata agli appunti sottostanti.

Il Sémillon è un vitigno di origini francesi, coltivato soprattutto nella zona di Sauternes. Probabilmente ha preso il nome dalla denominazione Saint-Emilon, oggi però non c’è traccia di Sémillon in questa zona vitivinicola, al contrario, particolarmente vocata per vini rossi da uvaggi bordolesi. Il Sémillon è coltivato anche in alcune aree della Francia meridionale dove viene utilizzato come base per uvaggi bianchi sia secchi che dolci. È una vite vigorosa, resistente e predisposta all’attacco della muffa nobile.

In Italia è quasi inesistente e spesso è stato confuso con il Trebbiano toscano; il Sémillon si concentra in tre zone ben lontane del mondo: in Francia a Bordeaux, sempre accompagnato dal Sauvignon Blanc, in Australia dove ha riscosso molto successo soprattutto nella Hunter Valley vinificato in purezza, e in Sud Africa dove, nell’Ottocento, era addirittura la varietà più diffusa del paese. Lo troviamo anche in Sud America, soprattutto Cile e Argentina, in America del Nord, Nuova Zelanda e Turchia.

COSA È EMERSO DALLA DEGUSTAZIONE ALLA CIECA

È giunto il momento di strapparvi un sorriso svelandovi le mie tanto ragionate ipotesi sui vini di ieri sera. Successivamente non vi riporterò gli appunti di degustazione di tutti i vini degustati, ma mi soffermerò su i tre Sémillon.

PRIMA COPPIA

Lo ammetto, non sapevo dove andare a sbattere la testa! Si capiva che entrambi i vini erano prodotti dallo stesso vitigno, avevano un filo conduttore chiaro: profumi agrumati, iodio, erbe aromatiche, frutta gialla e camomilla. Elevata acidità e sapidità, medio corpo e alcol contenuto.

Le ipotesi erano: Chardonnay, Sauvignon, Riesling, per me alla fine era Grüner Veltliner austriaco.

SECONDA COPPIA

Il colore diceva tutto, non poteva che essere Pinot Nero, ma poi, non so perché, la risposta mi pareva talmente banale e scontata che ho voluto buttarmi sulla Garnacha, vitigno autoctono spagnolo anch’esso dalla buccia sottile che per colore e profumi può ricordare il Pinot Nero.

TERZA COPPIA

Due vini a confronto, uno bianco e uno rosso, l’obiettivo era individuare la nazione di provenienza. Non sapevo da dove cominciare il bianco aveva tutta l’aria di essere uno Chardonnay: colore carico, profumato, tanta frutta, vaniglia e burro, sicuramente aveva fatto un passaggio in legno.

Mentre il secondo vino per i profumi di frutta matura e succosa, e la presenza evidente del pepe nero mi ha ricordato uno Syrah del sud della Francia.

Conclusione: secondo me erano uno Chardonnay francese (sono rimasta molto vaga per quanto riguarda la zona di produzione) e un uvaggio contenente Syrah proveniente dalla Francia meridionale.

Semillon -Australia e Argentina
Sémillon da Australia e Argentina

RIFLESSIONI CONCLUSIVE

Neanche mezz’ora prima avevo assaggiato due Sémillion, (non uno, ma ben due!) con stili diversi e provenienti da zone differenti. Nonostante questo non sono riuscita a riconoscere che il quinto vino in degustazione fosse nuovamente un Sémillon bordolese.

Mi consola, ma neanche tanto, che anche i miei compagni di allenamento lo abbiano confuso con uno Chardonnay o un Sauvignon, molto probabilmente perché quando non si conosce qualcosa si cerca di associarla alle idee che più ci sono chiare nella memoria. In altre parole: Chardonnay e Sauvignon ne abbiamo bevuti parecchi, mentre con i Sémillon siamo, ancora, un po’ carenti.

DESCRIZIONE DEI TRE SEMILLON

SÉMILLON 2018

Azienda: Moss Wood (Australia)
Vitigno: Sémillon
Alcol:14%

Giallo paglierino tenue, con riflessi verdolini. Profilo olfattivo vegetale, con note di lemongrass, erba luigia e timo. Poi mela verde e lime si intrecciano a sbuffi di camomilla e la mineralità del granito. Il sorso è inizialmente fresco, prosegue morbido, ben equilibrato da vivaci richiami agrumati. Finale sapido, vino di piacevole beva.

SÉMILLON 2018

Azienda: Mendel (Argentina)
Vitigno: Sémillon
Alcol:13,5%

Giallo paglierino luminoso. Aggraziate note fruttate di pesca gialla e mango all’inizio, accompagnate da miele e vaniglia, cenni di erbe aromatiche e sullo sfondo una piacevole nota fumè.

Il sorso si sviluppa in un alternarsi di freschezza e sapidità, per proseguire con richiami marini. Beva glicerica di adeguata struttura, chiusura leggermente amarognola.

SÉMILLON 2017

Azienda: Hubert de Bouard (Francia)
Vitigno: Sémillon
Alcol:12%

Smagliante e luminoso giallo paglierino. Regala un accattivante intreccio di note dolci che spaziano fra vaniglia, burro, pasticceria e cioccolato bianco, cui si uniscono fresche sensazioni agrumate di pompelmo, si completa con note fresche di salvia, fiori di sambuco e iodio. Trama gustativa avvolgente, di buona struttura, svela equilibrata freschezza e una scia sapida nel finale.