LA RIVINCITA DEI VINI ROSATI

Ammettiamolo i vini rosati sono circondati da un alone di mistero, spesso dimenticati perché considerati vini senza una propria identità: frutto di un miscuglio di vini bianchi e rossi, e per di più sono visti come i classici “vini da donna”. Lasciatemelo scrivere, vi avviso che non sarò per nulla elegante, ma tutte queste supposizioni non sono altro che “una cagata pazzesca”.

Calici di vini rosati
Calici di vini rosati

I rosati sono vini prodotti con tecniche specifiche e possono dare dei risultati qualitativi di tutto rispetto! Pensiamo, ad esempio,  agli spumanti rosati Metodo Classico che godono di un’elevata reputazione fra gli intenditori, mentre lo stesso non accade con i vini rosati fermi. Sicuramente la poca informazione non ha aiutato questa categoria.

Anche per tale motivo l’incontro del mercoledì aveva come protagonisti sei vini rosati, degustati alla cieca, ma prima di passare alla descrizione organolettica dei quattro vini che ho apprezzato di più, approfitto per fare un focus su questa categoria, spesso messa da parte e “incompresa”.

PRECISIAMO: I ROSATI NON SONO UN MISCUGLIO DI VINO BIANCO E ROSSO

Uno dei peggiori pregiudizi sui rosati riguarda la convinzione che siano prodotti miscelando vini bianchi e rossi. Certamente una volta i nostri avi erano soliti mescolare bianchi e rossi  ottenendo un intruglio dal colore rosato, ma ci terrei a sottolineare che i tempi (per fortuna) sono cambiati e la suddetta miscelazione è una pratica vietata per legge. Gli unici vini rosati prodotti in questo modo sono i vini base utilizzati per la produzione di spumanti, come lo Champagne.

COME SI OTTIENE UN VINO ROSATO?

I vini rosati – esattamente come quelli rossi – sono ottenuti dalla macerazione delle bucce nel mosto per un tempo variabile: da poche ore, fino a un massimo di due giorni. In questo modo le bucce rilasciano al mosto un po’ di colore, tannini (pochissimi) e aromi.

 Il tempo di macerazione dipende dal tipo di vino che si vuole ottenere e dalla capacità colorante dell’uva. Al termine della macerazione, il mosto viene separato dalle bucce e il processo continua esattamente come per i vini bianchi. La fermentazione e la maturazione dei vini rosati avvengono generalmente in contenitori di acciaio e cemento, molto più raramente in botti e barrique. I vini rosati sono generalmente pronti entro la primavera successiva alla vendemmia ed è preferibile consumarli entro un paio d’anni dall’imbottigliamento.

DOVE VENGONO PRODOTTI?

Nel campo dei vini rosati, i francesi sono i principali produttori, consumatori, importatori ed esportatori; la Francia produce circa il 30 % dei rosati al mondo e ne consuma altrettanti, seguono Spagna e Stati Uniti; anche in Italia ci sono importanti zone vitivinicole che testimoniano la tradizione di questi vini, ad esempio la Puglia con i rosati del Salento e l’Abruzzo con il Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

I vini rosati presentano molte sfumature e hanno un colore “intermedio” fra i bianchi e i rossi. I colori più tenui ricordano i fiori di pesco e le rose, salendo di intensità si hanno sfumature più cariche che ricordano la frutta a bacca rossa, per poi arrivare a un rubino tenue, simile a quello dei vini rossi. I rosati comunque non hanno la medesima struttura dei vini rossi, sono molto meno astringenti (a causa del ridotto contenuto di tannini), ma possiedono maggiore freschezza, tipica dei vini bianchi.  I profumi sono generalmente freschi, fruttati e floreali. Sono vini che richiedono attenzione per essere apprezzati, possono essere più leggeri e beverini, ma anche profondi e strutturati.

“Viaggio” in quattro tappe: Alsazia, Provenza, Valle della Loira e Valle del Rodano. Ecco gli appunti di degustazione dei quattro vini rosati francesi che ho apprezzato di più.

Vini in degustazione
Vini in degustazione

CRÉMANT D’ALSACE

Azienda: Domaine Allimant-Laugner
Provenienza: Alsazia – Francia
Vitigno: Pinot Nero
Alcol: 12,5%

Il vigneto alsaziano è quasi completamente colorato di giallo, l’unico esponente dei vitigni a bacca nera è il Pinot Nero, uva con cui viene prodotto questo Crémant, spumante Metodo Classico.

Color rosa tenue con bollicine numerose. Al naso fini riconoscimenti di fragolina di bosco, ribes rosso, lampone, mentuccia e accompagnati da piacevoli note di crosta di pane e biscotti secchi. Colpisce all’assaggio per l’estrema coerenza gusto-olfattiva, intenso e equilibrato grazie alla gradevole freschezza; la cremosità delle bollicine dona una lunga persistenza fruttata.

ETOILE 2018

Azienda: Mirabeau en Provance
Provenienza: Provenza– Francia
Vitigno: Grenache e Cinsault
Alcol: 12,5%

In Provenza i vitigni più coltivati sono quelli a bacca nera dai quali si ottengono vini rosati freschi leggeri e fruttati che rappresentano circa l’ 80% della produzione e sono il simbolo di questa terra affascinante e luminosa del Mediterraneo.

Rosa tenue con riflessi buccia di cipolla. Al naso si esprime con gradevoli note fruttate di fragoline, mela verde, lime e pompelmo rosa, che si alternano a sensazioni fresche e minerali di zenzero e ciottoli. Il sorso dissetante è supportato da una vivace freschezza e da una buona sapidità; echi minerali in chiusura.

CABERNET D’ANJOU 2017

Azienda: Les Caractères
Provenienza: Valle della Loira – Francia
Vitigno: Cabernet franc
Alcol: 11,5%

I vigneti della Valle della Loira si snodano lungo i 1.020 chilometri della Loira, il fiume più lungo di Francia. In questa zona è molto utilizzata la viticoltura biodinamica, che non è una moda, ma uno stile di vita. Il protagonista dei vitigni a bacca nera è il Cabernet franc, precisamente nella zona dell’Anjou viene utilizzato per la produzione di vini rosati freschi e fragranti, ma con un elevato residuo zuccherino.

Cristallino rosa cerasuolo. Profumi tipicamente varietali di garofano, fragola, tarassaco, rabarbaro, foglia di pomodoro e peperone. In bocca presenta un ingresso abboccato, poco corrispondente con i profumi balsamici e freschi riscontrati al naso; il sorso è ben bilanciato da una vivace acidità e da una lunga scia sapida.

Tavel - Valle del Rodano
Tavel – Valle del Rodano

TAVEL 2017

Azienda: Chateau de Manissy
Provenienza: Valle del Rodano – Francia
Vitigno: Grenache,Clairette, Cinsault
Alcol: 13,5%

Il Tavel è il vino rosato più famoso di Francia e la AOC Tavel è l’unica denominazione della Valle del Rodano concentrata esclusivamente sulla produzione di vini rosati.

Colore vivo e carico che ricorda il rosso rubino. Intensità olfattiva di frutta rossa, declinata su profumi di fragola, ribes e caramella alla ciliegia, seguiti da erbe aromatiche quali lavanda e timo. Il sorso è gradevolmente balsamico, sostenuto da freschezza e piacevole sapidità; finale con ritorni di erbe aromatiche e rosmarino.