DEGUSTARE: QUESTIONE DI ALLENAMENTO

Le serate del mercoledì sono dedicate allo studio e agli allenamenti, di cosa? Di vino, ovviamente!  Perché allenarsi? Perché – anche nel mondo del vino – non si finisce mai di imparare; perché è un mondo infinito, complesso, ricco di sfumature… o forse, più semplicemente, perché si doveva trovare una scusa da propinare a fidanzati, genitori, mariti, mogli e amanti, per potersi ritrovare con gli amici “enoappassionati” a bere; perdon, a degustare!

Degustare: Il Roncal - Schioppettino
Il Roncal 2015 – Schioppettino

Scherzi a parte. Trovarsi regolarmente, una volta alla settimana, con un gruppo di amici per degustare: non bere,ma sottolineo, degustare è molto interessante e serve a mantenersi in allenamento. Poi è logico che finita l’ora di studio si conclude la serata bevendo i vini rimasti accompagnati da taralli, salame e formaggio.

COME ALLENARSI

I temi delle serate sono vari, ma le modalità d’esecuzione sono sempre le stesse. Vi riporto l’esempio dello scorso mercoledì per spiegarmi al meglio. In degustazione tre coppie di vitigni serviti, rigorosamente, alla cieca: non sapevamo nulla sui vini proposti, le etichette erano coperte, così da non farci influenzare. Utilizzando solo gli organi di senso dovevamo individuare: vitigno, zona di produzione, annata e grado alcolico. Quisquiglie! Una vera banalità!

Siete curiosi di sapere le baggianate che si riescono a sparare assaggiando dei vini alla cieca?

Vi riporto solo le mie impressioni, anche se quelle dei miei amici sono altrettanto simpatiche e fantasiose, sono pochi quelli che vanno a colpo sicuro, è molto importante ragionare e andare per esclusione; e poi si sa, che in certi casi, il fattore “C”* è fondamentale.

LISTA DEI VINI IN DEGUSTAZIONE

Prima coppia. Vitigno: Schioppettino. Zone: Friuli Venezia Giulia e Slovenia.

Seconda coppia. Vitigno: Chardonnay. Zone: Borgogna e Chablis (Francia).

Terza coppia. Vitigno: Uvaggio Bordolese. Zone: Carso sloveno e Bordeaux.

COSA È EMERSO DALLA DEGUSTAZIONE ALLA CIECA

Premessa importante: sfortunatamente nella prima coppia la bottiglia di Schioppettino sloveno (che prende il nome di Črna Rebula) sapeva di tappo, mentre la bottiglia di Chablis, della seconda coppia, non è stata conservata in maniera ottimale, riportando note ossidative e un sorso poco appagate. L’ultima coppia, invece, era in ottime condizioni.

PRIMA COPPIA

Per me era Merlot, sono andata quasi a colpo sicuro, e invece mi sono sbagliata di brutto. Lo Schioppettino solitamente è caratterizzato da un evidente profumo di pepe nero, io avevo individuato un velo leggerissimo di pepe bianco che faceva capolino  in un mare di profumi balsamici e di frutta rossa, il sorso morbido e poco tannico mi hanno deviata parecchio.

SECONDA COPPIA

Per fortuna ho ripreso punti individuando lo Chardonnay, i profumi tropicali di mango e banana, la nota dolce di vaniglia e (soprattutto) il fattore “C”*  mi hanno aiutata parecchio. Poi magari sono scivolata, proprio sulla buccia di banana – profumo tipico dello Chardonnay-, perché ho scambiato un Puligny Montrachet  (celeberrima Aoc – denominazione- della Borgogna) per un semplice, seppur onesto, vino friulano.

TERZA COPPIA

Due uvaggi bordolesi. Nel primo vino c’era una piccola componente di Terrano, molto nitida e ben percettibile sia al naso che in bocca, mentre il secondo era un Grand Cru di Saint Emillon (Bordeaux) con una percentuale più alta di Merlot. La cosa che mi ha stupita maggiormente di quest’ultimo assaggio è stata l’annata, all’occhio si capiva che non era più un giovincello di primo pelo, ma poi al naso e in bocca ha dimostrato di avere ancora tanta grinta, freschezza e vivacità. Io pensavo fosse un Bordeaux del 2001 e invece era datato… 1995!

*Per i non addetti ai lavori fattore “C” significa fortuna.

Degustare: Puligny - Montrachet 2014 - Chardonnay
Puligny – Montrachet 2014 – Chardonnay

I TRE VINI CHE HO GRADITO DI PIU’

IL RONCAL 2015

Azienda: Il Roncal
Vitigno: Schioppettino
Alcol:13%

Rosso rubino con riflessi violacei. Al naso esprime profumi floreali di viola, accompagnati da note di prugna, anice stellato, cacao, pepe bianco, china e tè verde.

Vino fine,  dal sapore piacevole e rotondo. Il sorso è morbido,dotato di struttura e tannini levigati di buona fattura. È saporito e arricchito da un’energica vena fresca. In chiusura torna gustosa la confettura di prugne.

PULIGNY MONTRACHET 2014 – PREMIER CRU LA GARENNE

Azienda: Henri Prudhon
Vitigno: Chardonnay
Alcol: 13%

Giallo lucente con riflessi dorati. Al naso sprigiona pulizia e complessità. Si rincorrono note  affumicate di tabacco e vaniglia, alle quali si aggiungono sentori di resina e camomilla, il tutto avvolto da succosa frutta tropicale. Sorso elegante, fresco e corrispondente che si allunga su toni agrumati. Epilogo lento e garbato.

NOEMA 2012

Azienda: Derenda
Uvaggio: 40% Cabernet 40% Merlot 20% Terrano
Alcol: 11%

Rosso rubino intenso e vivace. All’olfatto emergono profumi dolci di frutta rossa: confettura di fragole, mirtilli rossi,amarene, lampone, ribes, arricchiti da cenni floreali di viola e iris su una scia di menta e erba appena tagliata. Assaggio dotato di grande bevibilità, in cui struttura e freschezza si compensano e si sostengono a vicenda. Trama tannica timida, forse un po’ coperta dalla vivace acidità.