PINOT NERO DI BORGOGNA

Non si assaggia spesso un Pinot Nero di Borgogna. I vini francesi in generale hanno la fama di essere cari, ma quelli provenienti dalla inimitabile e inarrivabile Borgogna sfoggiano prezzi da capogiro! Il prezzo “base” – a bottiglia, naturalmente – di un prodotto di qualità delle Domaine più famose si aggira intorno ai 400 euro, ma per fortuna le aziende vitivinicole in Borgogna sono tantissime e, con le giuste informazioni, si possono scovare degli ottimi prodotti a prezzi accessibili.

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Pinot Nero di Borgogna – I protagonisti

BORGOGNA: UNIVERSITÀ DEL VINO

I sommelier e gli appassionati considerano la Borgogna “l’Università del Vino” perché è una zona con cui è difficile confrontarsi, i vini sono molto complessi e di difficile lettura, quindi è bene approcciarsi con molta umiltà.
Dal punto di vista enologico la Borgogna è una regione veramente unica. Situata nella parte centro-orientale della Francia – uno dei luoghi più a nord del mondo in cui si producono vini rossi – è riconosciuta a livello mondiale per i suoi grandi vini da Chardonnay e Pinot Nero, considerati modelli di riferimento per tutte le altre regioni che producono vini con le stesse uve.

LA CLASSIFICAZIONE DEI VINI DELLA BORGOGNA

Il sistema di classificazione dei vini della Borgogna è diverso da quelli utilizzati in altre regioni della Francia poiché ha come obiettivo l’eccellenza del vigneto (o climat). Le denominazioni sono quattro.

APPELLATIONS RÉGIONAL E COMMUNAL

Partendo dal basso vi sono le Appellations régional, prodotte con uve provenienti da diversi villaggi e spesso assemblando vini prodotti in diverse parti della regione.
Al di sopra vi sono le Appellations communal ossia i Villages, riservate a vini prodotti unicamente in uno specifico luogo stabilito dal disciplinare; questi vini riportano sempre in etichetta il nome del villaggio, come ad esempio Beaune, Gevrey-Chambertin, Puligny-Montrachet, Volnay, Vosne-Romanée e altri.

PREMIER CRU E GRAND CRU

Le categorie superiori prevedono la differenziazione dei vini per singolo vigneto.
La menzione Premier Cru, è riservata a circa l’11% della produzione totale della Borgogna, mentre la categoria più alta è il Grand Cru riservata ad oggi ad appena il 2% della produzione totale Borgognona. I Grand Cru riportano in etichetta solamente il nome del vigneto, ad esempio Bâtard-Montrachet, Clos de Vougeot, Corton-Charlemagne, La Romanée, Le Montrachet e pochi altri.

LA CÔTE D’OR

La Borgogna è suddivisa in cinque aree vitivinicole e la Côte d’Or è sicuramente la più famosa, si estende per circa cinquanta chilometri  da Digione fino a Santenay ed è a sua volta divisa in due sotto regioni: la Côte de Nuits e Côte de Beaune. La prima occupa la parte settentrionale della regione ed è riconosciuta principalmente per i vini rossi da Pinot Nero, la seconda, invece, identifica la zona meridionale della Côte d’Or e vi si producono soprattutto vini bianchi da uve Chardonnay, i vini rossi sono meno celebri, ma non per questo di qualità inferiore.

PINOT NERO DELLA CÔTE D’OR

Fare una degustazione sulla Borgogna in generale sarebbe troppo dispersivo e dispendioso, meglio concentrarsi su determinate zone con un tema principale. Noi ad esempio abbiamo scelto di focalizzarci sulla “Borgogna rossa”: Côte d’Or e quindi vini solo ed esclusivamente da Pinot Nero.

Pinot Nero in trasparenza cg
Pinot Nero in trasparenza

I primi due provengono da zone meno conosciute della Côte d’Or, ma rispecchiano e  comunicano il loro territorio.

SANTENAY – CÔTE DE BEAUNE

Santenay, nella zona meridionale quasi alla fine della Côte d’Or, presenta un clima dall’elevata ventosità e non eccessiva piovosità; in questo piccolo comune viene prodotto principalmente Chardonnay, ma si ottengono anche dei Pinot Nero con un buon impianto fruttato e leggermente alcolici.

Il vino in degustazione è un Village e proviene da un unico Lieu Dit: appezzamento di vigna situato storicamente in una zona ben determinata.

Denominazione: Santenay – Côte de Beaune – Borgogna
Provenienza: Clos des Hâtes
Azienda: Hubert Lamy
Annata: 2017

Veste rubino vivace che dimostra tutta la sua giovinezza. Naso carnoso, denso e rotondo con richiami floreali di viola, iris e peonia. Successivamente si apre su note di frutta a bacca nera e una leggera speziatura. Al palato dimostra pulizia e eleganza con tannini vigorosi e generosi supportati da una vivace freschezza. Ottima beva e finale fruttato.

MARSANNAY – CÔTE DE NUITS

Denominazione composta da tre comuni, situati all’estremo nord della Côte de Nuits, le vigne sono collocate alla periferia della città di Digione su terreni prevalentemente calcarei che mescolano a argilla e ghiaia. Storicamente, prima dell’arrivo della fillossera, l’unico vitigno coltivato era il Gamay ed occupava quasi 2 mila ettari, il Pinot Nero nel Marsannay arriverà solo nel dopoguerra.

Marsannay inoltre si distingue dalle altre denominazioni perché è l’unica della Côte d’Or in cui si può produrre anche vino rosè.

Denominazione: Marsannay – Côte de Nuits – Borgogna
Provenienza: Clos du Roy
Azienda: Sylvain Pataille
Annata: 2015

Rosso rubino scuro e compatto. Inizialmente si svelano profumi terrosi con note di radice, sottobosco e china, poi sfuma su sentori fruttati di prugna, arancia rossa.
Sorso ben equilibrato, trama tannica ben integrata e la freschezza lavora in sinergia con il tannino.
Non è elegantissimo, rispecchia molto bene il territorio e l’annata calda.

GEVREY-CHAMBERTIN – CÔTE DE NUITS

A dodici chilometri da Digione troviamo Gevrey-Chambertin considerato il “sito archeologico” della Borgogna: nel 1847 acquisì l’autorizzazione ad associare il proprio nome con quello del vigneto più famoso, appunto Chambertin; con oltre 450 ettari complessivi rappresenta uno dei comuni più vitati della Côte.

Denominazione: Gevrey-Chambertin – Côte de Nuits – Borgogna
Azienda: Rossignol-Trapet
Annata: 2014
Note: Vieielles Vignes (vecchie vigne)

Rosso rubino tendente al granato. Profumi eleganti e delicati. Intensa fusione di erbe aromatiche e frutta rossa si intrecciano con note floreali più dolci di viola e peonia. Vino ricco di passione con tannini fitti e rigorosi ben spalleggiati da una spiccata freschezza. Sorprendente lunghezza nel finale.

VIEIELLES VIGNE E FERMENTAZIONE A GRAPPOLO INTERO

L’età delle viti dal quale viene prodotto questo vino è di circa 50-60 anni. L’azienda è biodinamica, il 60% della fermentazione avviene a grappolo intero, quindi direttamente con i raspi: l’utilizzo dei raspi durante la fermentazione delle uve a bacca nera è una pratica ben conosciuta nella storia della produzione vinicola, caduta però sempre più in disuso, preferendo la diraspatura, ossia la separazione degli acini dai raspi. Se ben utilizzata, questa pratica, può portare ad un interessante arricchimento aromatico, specie sulle note speziate ed alcoliche.

Vigne de l’Enfant Jésus - Côte de Beaune cg
Vigne de l’Enfant Jésus – Côte de Beaune

BEAUNE GRÈVES – CÔTE DE BEAUNE

Beaune non possiede vigneti con lo status di Grand Cru, ma se mai un giorno dovesse esservene qualcuno, il Grèves sarebbe certamente uno dei più accreditati.

VIGNE DE L’ENFANT JÉSUS

All’interno di questo Premier Cru, che conta circa 30 ettari, c’è una piccola vigna davvero speciale:  la Vigne de l’Enfant Jésus, di circa 4 ettari, che prende il nome dal Re Sole.
La vigna fu donata da Anna d’Austria, madre del Re sole, al convento delle carmelitane nel lontano 1635, perché una suora aveva predetto la nascita del figlio tanto desiderato dalla regina.

Denominazione: Beaune Grèves – Côte de Beaune – Borgogna
Azienda: Bouchard Père & Fils
Provenienza: Vigne de l’Enfant Jésus
Annata: 2012
Note: Premier Cru

Rubino di media intensità con riflessi granato. Aroma austero e signorile con note di incenso e smalto. Inizialmente è serrato, si presenta scuro e compresso con una piacevole intensità fruttata.
In bocca è avvolgente, sorso non molto aggraziato, ma ricco di potenza. Ingresso al palato sostanzioso, adeguatamente fresco con tannini integrati. Buona persistenza.

BOUCHARD PÈRE ET FILS

Bouchard Père et fils è uno dei più importanti négociant di Beaune, vanta ben 130 ettari di vigneti nel cuore della Côte d’Or, acquistò questo appezzamento nel 1791 e da allora non vi è stato altro proprietario. Oggi, il Beaune Premier Cru “Grèves Vigne de l’enfant Jésus” è il rosso più pregiato dell’azienda. Uno dei vini più apprezzati e storici della Borgogna con la fama di poter invecchiare a lungo.

BEAUNE – CÔTE DE BEAUNE

Il Domaine Chanson si trova nel cuore di Beaune, in uno splendido bastione costruito agli inizi del XVI secolo. Fondata nel 1750 Chanson Père & Fils era una delle prime case di commercio dedicate all’acquisto e alla rivendita di vini, oggi copre 45 ettari di vigneti piantati sulle più belle denominazioni della Côte de Beaune, esclusivamente in Premier e Grand Cru.

CLOS DES MOUCHES

Il vino in degustazione è stato prodotto con le uve provenienti dal Clos des Musches, detto anche il vigneto delle mosche da miele, cioè le api, poiché storicamente questa zona era conosciuta per le api da miele

Denominazione: Beaune – Côte de Beaune – Borgogna
Provenienza: Clos des Mouches
Azienda: Chanson Père & Fils
Annata: 2006
Note: Premier Cru

Granato luminoso. Sottili riconoscimenti di spezie orientali, frutto giallo, lavanda, garofano e arancia rossa. In bocca è elegante, fine e molto floreale, il sorso è delicato con tannino soffice e acidità ficcante. Sul finale esibisce sapori speziati di caffè, chiodi di garofano e fava di cacao.
Grande vino nonostante un’annata non molto facile come la 2006.

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Clos de Vougeot – Côte de Nuits

VOUGEOT – CÔTE DE NUITS

Il Clos de Vougeot Grand Cru è sicuramente il clos più famoso e vasto della Borgogna, si estende su 50 ettari appartenenti a 80 proprietari. I vigneti sono disposti su colline a un dislivello di circa 240 metri s.l.m. Il terreno è un mix di calcare e marne, povero di argilla e ricco di limo.

Denominazione: Vougeot – Côte de Nuits – Borgogna
Provenienza: Clos de Vougeot
Azienda: Charles Thomas
Annata: 1998
Note: Grand Cru

Vino austero, scuro e composto.
Rubino vivace tendente al granato con una leggera precipitazione di colore sui lati. Profumo interessante, fitto e denso. Intriganti aromi di frutta rossa e spezia scura quali ginepro, tabacco e liquirizia, segue una leggera nota bitter che ricorda la radice di rabarbaro.
Sorso potente e speziato caratterizzato da tannini vigorosi e un’acidità importante. Finale piacevolmente affumicato.
Nonostante l’annata fresca e difficile il vino dimostra una grande longevità. Gran bel vino.